venerdì 24 luglio 2009

Hackmeeting 2009, Rho

"Hackers!!, una parola che fa spavento a molti e che nessuno vorrebbe sia mai pronunciata"...

Potrebbe essere la voce fuori campo di un film apocalittico dove dei ragazzini fanno esplodere il pentagono con un semplice eeePC...figata!

Ma non è così e l'HackMeeting di quest'anno, il primo a cui partecipo, aveva proprio lo spirito di diffondere ciò che veramente significa essere un hacker.
Per chi non conoscesse questo evento, l'HackMeeting è un momento ( distribuito su 3 giorni ) in cui tutti gli innamorati di tecnologia, nel sensao piu' ampio della parola, si incontrano per scambiarsi idee, informazioni, sensazioni e chi piu' ne ha piu' ne metta. Vi posso garantire che, a scapito di quello che si potrebbe pensare, non si stanno tre giorni chiusi in un bunker a progettare chissà quale attacco informatico verso chissà quale bersaglio misterioso.
E' uno spazio sociale, in cui si affrontano temi di valenza sociale, in quello di quest'anno in particolar modo, oltre che di valenza "tecnologia".
L'argomento portante di quest'anno, infatti, è stato il tema della "Paura indotta", del tentavo di controllo da parte dei poteri su ciò che naturalmente non è controllabile( caso di PirateBay stravinto alla grande dalla Baia), e che quindi li mette fuori gioco.Questi sono solo alcuni temi affrontati...

...e questo è il Manifesto ( ridotto ):

Dopo dieci anni Hackmeeting e' di nuovo a Milano. Tre giorni per far conoscere il babau a chi e' prigioniero della paura, introdurre alla peer to peer economy chi si e' illuso con l'economia suicida, rilanciare lo scambio orizzontale per chi ha dimenticato questa pratica naturale e istintiva alla base dell'evoluzione umana. Il controllo e le gerarchie sono state inventate da chi vuole monopolizzare lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali per trarre vantaggio dall'instabilita' che ne consegue. Hackmeeting nuovamente a Milano non e' un caso. In una citta' che ha ucciso i propri spazi sociali, tornare con Hackmeeting significa mettere il dito nella piaga dimostrando che esistono altri modi di pensare, logiche non commerciali che generano ricchezza umana sorpassando gli interessi di business, felicita' sociali e virus benigni contro la crisi. Per questo motivo hackmeeting sara' preceduto da un periodo di Warm Up: una serie di incontri su *p2p*, *paura* e *controllo* che si terranno nei principali poli universitari della citta'.

Il tutto ovviamente all'interno di un mondo fantastico, quello dell'OpenSource e del FreeSoftware, della condivisione della conoscenza, dell'infinita estensione dell'immaginazione...

In pratica tre giorni pieni di seminari ( circa una trentina ) su svariati argomenti che non vi elenco perchè staremmo qui ore e ore a discuterne, tre giorni di puro divertimento tecnologico, di pura socializzazione con ragazzi e ragazze provenienti da tutta Europa.
Vi invito a visitare il sito di riferimento dell'evento http://it.hackmeeting.org/.
Adesso qualcuno di voi si chiederà..."hai esordito dicendo che Hacker non è quello che comunemente si potrebbe pensare....ma allora cosa è???"
A questa domanda lascio rispodere direttamente l'Hackmeeting con questo video...buona visione ( e poi ditemi se quelle sono facce da terroristi spietati )!!!!


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